È un animale che non va mai tenuto da solo. La nostra compagnia o quella di un altro animale non suo simile non potrà mai sostituire un compagno della sua stessa specie.
Deve restare libero, sotto la vostra sorveglianza, il più tempo possibile.
La gabbia deve essere molto spaziosa, resistente (rompono addirittura le sbarre) e munita di moschettoni alle porticine.
Hanno dei denti capaci di rosicchiare qualunque cosa, quindi attenti ai vostri mobili e, soprattutto ai fili elettrici.
Hanno bisogno di contatto fisico anche con il padrone, amano le carezze e accucciarsi vicino a lui.
Diffidate dai veterinari che palesemente dimostrano di non conoscerli.
Un grosso problema è il cibo, soprattutto al sud non si trova quello adatto a loro. Si consiglia di acquistarlo online.
Non hanno la percezione della profondità quindi attenzione alle altezze.
Si sconsiglia di acquistare 2 maschi, l’ideale sarebbe 2 femmine e 1 maschio; ma va molto bene anche una coppia.
I CDP sono territoriali, soprattutto il maschio, quindi si consiglia di tenerli lontano da eventuali ospiti.
La scelta del soggetto viene fatta in base ad un primo apparente stato di salute; infatti dovranno apparire vivaci, con il mantello omogeneo lucido e senza la presenza di lesioni cutanee, cicatrici e assenza di pelo. Gli incisivi (4) devono essere dritti e della stessa dimensione. Non deve avere nessuno scolo nasale, ma deve avere il nasino umido e pulito. Dopo l’acquisto è sempre meglio portare un campione delle feci del vostro cdp ad un veterinario.
L’arrivo a casa lo renderà impaurito e nervoso, quindi lascialo esplorare senza toccarlo e lasciagli la sua gabbia aperta cosicché si possa nascondere se si dovesse sentire minacciato. Fatti odorare la mano e poi dagli un pezzetto di pellet. Siediti a terra e aspetta che sia lui a venire da te. Non forzarlo con carezze che lui non vuole, appena avrete fatto la giusta conoscenza sarà lui a non mollarti più per avere le tue coccole.
Se dovete spostarlo in un recinto esterno si consiglia di non spostarlo direttamente all’aperto. Poiché il contatto improvviso con gli sbalzi di temperatura, la luce solare, gli odori e i rumori, nella maggior parte dei casi è una fonte di stress insostenibile per l'animale. Portatelo invece in ambiente chiuso e tranquillo, che riproduca almeno in parte le condizioni che aveva in negozio. Fornitegli una gabbia molto grande e a poco a poco fatelo abituare con gli odori esterni, aprendo una finestra, i rumori, mettendo la gabbia in balcone. Per finire mettete la gabbia all’interno del recinto esterno perennemente aperta. Se all’interno vi sono altri cdp e il vostro nuovo acquisto ha sempre vissuto solo in gabbia avrete dei problemi per farlo ambientare con gli altri componenti del gruppo. Infatti i cdp non abituati al contatto con i propri simili, e incapaci di relazionarsi tra loro in modo corretto, si aggrediscono, dando luogo a risse e combattimenti. Le conseguenze sono morsi infetti e fratture ossee. Spesso l'insorgenza di queste lotte è data dal tipico atteggiamento di dominanza delle femmine. Quindi prima di metterli in contatto con gli altri si consiglia di avere un alloggio singolo per il nuovo cdp che sia però posizionato a contatto visivo con gli altri poiche devono essere abituati molto gradualmente a dividere il loro spazio con i propri simili. I maschi tenderanno a combattersi fino all'allontanamento o alla morte dell'avversario, le femmine adulte non abituate alla convivenza possono essere nei confronti delle loro compagne addirittura più aggressive dei maschi. Si consiglia inoltre di scambiare tra loro le lettiere e il fieno della tana.
In casa alla prima occasione si fionderanno sul vostro letto e, in inverno, sarà piacevole per loro trascorre il più tempo possibile a poltrire sotto le vostre coperte!
É più facile addestrare un cane della prateria se preso da cucciolo.
Lo si lascia libero per casa e quando sta per fare qualcosa che non deve lo si rimprovera con un secco "NO" o con un battito di mani. Dopo il rimprovero (che non deve essere fisico) non va chiuso dentro la gabbia poiché quella è la sua casa e non deve essere vista come una prigione, ma può essere chiuso all’interno di un trasportino per poco tempo. L'importante è che tutti i membri della famiglia siano concordi nell’applicare le regole stabilite.
Lo si può addestrare anche al guinzaglio abituandolo a portare una pettorina a “8”. É consigliabile portarlo a passeggio solo in luoghi isolati come i parchi o giardini (non negli spazi adibiti ai cani) dove potrete evitare i forti rumori della città, delle macchine e le strade. Ricordate che può avere il terrore di cani , gatti e qualsiasi nuovo evento (persino del fruscio del vento le prime volte).
In genere il cane della prateria fa i suoi bisogni solo all'interno della gabbia e quasi sempre nello stesso angolo. Capiterà raramente di trovare feci o urina per casa a meno che non si senta minacciato o se vi sono animali sconosciuti. Se il cdp dovesse continuare a fare i bisogni fuori dalla gabbia vi consigliamo di raccogliere le feci, di posizionarle nella gabbia e di mettere il cdp vicino queste ultime, un po' come si fa con i cani. In realtà questo "bisogno" di defecare fuori dalla gabbia è più frequente nei maschi che nelle femmine e soprattutto lo si riscontra quando c'è un nuovo animale, un nuovo membro o quando lo si tiene per vari giorni nella gabbia, quindi solo ed esclusivamente per marcare il territorio.
Molte persone si domandano se la convivenza dei cdp con altri animali sia possibile. Dipende naturalmente dall’indole dell’animale che si ha. Un cane, un gatto e persino un furetto, anche se in natura sono i diretti predatori dei roditori, possono adattarsi a convivere con questi animali. Naturalmente esistono diversi fattori da valutare: l’età d’entrambi, i precedenti rapporti con animali, l’indole dell’animale... Sicuramente sarà più facile far abituare il proprio animale al nuovo arrivato se entrambi cuccioli. Ogni animale viene ormai considerato, a pieno titolo, “membro della famiglia”, e quando vede arrivare un nuovo piccolo pelosetto nel proprio habitat può reagire in maniera diversa. Purtroppo sono reazioni difficili da prevedere, quindi consigliamo di introdurre il cdp gradualmente. Una volta che sarete sicuri che il vostro animale ha accettato il nuovo arrivato, potrete iniziare a farli incontrare liberando il cdp in una camera, ma sempre sotto stretto controllo e restando pronti ad intervenire. Aspettatevi le reazioni più disparate. Anche il comportamento del cdp è molto variabile, molti sono paurosi, altri si adattano benissimo, alcuni si dimostrano quasi incuranti di altri animali presenti nella casa.
Le prime volte che lo libererete sarà impegnato nella perlustrazione della nuova casa, nuovi posti, nuovi odori, ed avrà giganteschi “animali” pelosi che lo seguono ovunque, potrebbe quindi avere tante reazioni, non stupitevi se per prima cosa il cdp si nasconderà sotto un mobile o un divano. In preda alla paura potrebbe mostrarsi anche aggressivo. Lasciatelo libero di girare per la camera, non forzatelo ad uscire o ad accettare le coccole; lasciategli il tempo necessario per ambientarsi e nel frattempo tranquillizzate il vostro animale.
Una volta che si saranno abituati l’uno all’altro, la convivenza sarà semplice da mantenere, ma ricordate che sono comunque animali in cui prevale molto spesso l’istinto sulla ragione.
Anche la convivenza con altri roditori è possibile, anche se meno frequente e più difficoltosa. Il coniglio così come il citello ed il cdp sono animali molto territoriali. Spesso e soprattutto tra maschi si possono verificare degli scontri o vere e proprie lotte per il cibo o per la dominanza, purtroppo con conseguenze gravi in relazione all’entità delle ferite. Sicuramente durante il periodo del calore molti cdp saranno “nervosi”, quindi è consigliabile ridurre gli incontri diretti con il vostro animale.
É più facile addestrare un cane della prateria se preso da cucciolo.
Lo si lascia libero per casa e quando sta per fare qualcosa che non deve lo si rimprovera con un secco "NO" o con un battito di mani. Dopo il rimprovero (che non deve essere fisico) non va chiuso dentro la gabbia poiché quella è la sua casa e non deve essere vista come una prigione, ma può essere chiuso all’interno di un trasportino per poco tempo. L'importante è che tutti i membri della famiglia siano concordi nell’applicare le regole stabilite.
Lo si può addestrare anche al guinzaglio abituandolo a portare una pettorina a “8”. É consigliabile portarlo a passeggio solo in luoghi isolati come i parchi o giardini (non negli spazi adibiti ai cani) dove potrete evitare i forti rumori della città, delle macchine e le strade. Ricordate che può avere il terrore di cani , gatti e qualsiasi nuovo evento (persino del fruscio del vento le prime volte).
In genere il cane della prateria fa i suoi bisogni solo all'interno della gabbia e quasi sempre nello stesso angolo. Capiterà raramente di trovare feci o urina per casa a meno che non si senta minacciato o se vi sono animali sconosciuti. Se il cdp dovesse continuare a fare i bisogni fuori dalla gabbia vi consigliamo di raccogliere le feci, di posizionarle nella gabbia e di mettere il cdp vicino queste ultime, un po' come si fa con i cani. In realtà questo "bisogno" di defecare fuori dalla gabbia è più frequente nei maschi che nelle femmine e soprattutto lo si riscontra quando c'è un nuovo animale, un nuovo membro o quando lo si tiene per vari giorni nella gabbia, quindi solo ed esclusivamente per marcare il territorio.
Vi consigliamo di tenere il vostro amico il più a lungo possibile libero, poiché la gabbia, specie se di piccole dimensioni, induce grande stress.
Tra le cose più pericolose da evitare possiamo elencare:
Fili elettrici, con un solo morso possono rimanere stecchiti;
Sostanze o piante tossiche;
Cadute da grandi e piccole altezze.
Il cane della prateria è un animale pulito. Vi sarà capitato di vederli spulciare tra loro o leccarsi le zampe anteriori per poi passarle sulla testa o pulirsi addirittura le orecchie.
Questi animali non necessitato di bagni. Ma ci sono dei casi dove è necessario pulirli. Infatti durante il calore della femmina, può capitare che il maschio urini sul dorso della femmina o in caso di forti diarree, o perché si è infilato sotto qualche mobile dove è presente tanta polvere o se il vostro cdp si strofina sulla pipì o feci della lettiera. In questi casi basta semplicemente acquistare delle salviette umidificate neutre per neonati e pulirlo accuratamente. Se la sporcizia è più profonda sarà necessario lavarlo dentro il lavandino o dentro una bacinella con qualche dito di acqua e una goccia di sapone neutro. L’acqua dovrà essere tiepida e il risciacquo dovrà essere tale da togliere eventuale residui di sapone e schiuma. Successivamente lo asciugherete con un panno e, se lui non teme il rumore, con il phon posizionato ad una giusta distanza per non bruciare il suo pelo (40-50 cm).
Alcuni cani della prateria amano l’acqua, amano farsi delle nuotatine in mare o nella piscina di casa, altri, invece, non amano stare a mollo. Dunque se, dopo il contatto con l’acqua si dimenerà, evitate di lavarlo dentro l’acqua ma, vi consigliamo di usare solo le salviette.
La procedura adeguata per il sollevamento del cane dal prateria è di avvolgere una mano intorno alla cassa toracica mentre si sostengono con l’altra mano gli arti posteriori.
Fate attenzione quando toccate la parte intorno alla loro testa poiché , se disturbato o agitato, potrebbe mordervi. Inoltre hanno artigli taglienti che possono servire da armi in caso di presunta minaccia. Un asciugamano da bagno può essere usato per avvolgere l'animale per un controllo migliore e per la vostra protezione da questi artigli.
Diversamente dalla maggior parte dei roditori, o dai cani e gatti, i cani della prateria hanno la pelle attorno al collo poco allentata quindi si sconsiglia di afferrarlo dal collo.
Una volta maneggiati frequentemente, questi animali possono diventare piuttosto docili e facili da prendere.
Dal veterinario, essendo in un luogo non molto amato da loro, si consiglia di usare il guanto da gatto, o di calmarlo con del cibo.
Se l’animale ha la possibilità di scavare in un terrapieno il problema non si pone, poiché limerà le unghie scavando. In natura, infatti, il processo di crescita delle unghie serve proprio a rinnovarle a causa del continuo scavare per cibarsi e per costruire tane.
Vivendo in appartamento hanno meno possibilità di consumarsi, quindi devono essere tagliate periodicamente per evitare che si spezzino o che crescano in direzioni anomale causando problemi nel movimento.
Il momento migliore per tagliare le unghia al vostro cdp sarà la sera quando sta dormendo o è in dormiveglia.
Per il taglio non bisogna usare le forbici ma un tronchesino, facendo attenzione a non tagliare i vasi sanguigni. Le unghie vengono tagliate solo sulla punta. Se per errore l’unghia dovesse sanguinare allora basterà tenerla premuta con una garza per alcuni minuti finché non smetterà, oppure appoggiamo sulla ferita un cubetto di ghiaccio ricordiamoci però che la parte tagliata è una parte viva e quindi soggetta al dolore. Se avete qualche dubbio, o se non vi sentite sicuri, consultate il veterinario.
Normalmente le unghie delle zampe posteriori non vanno mai tagliate poiché hanno una crescita più lenta e si consumano da sole e facilmente.